Storia del Gatto Siberiano.

Il gatto siberiano (Siberian Cat) è una razza di gatto risultata dalla selezione naturale fra il gatto selvatico dei boschi e il gatto domestico portato nella Russia Siberiana da alcuni coloni nel loro peregrinare, avvenuta intorno all'anno 1000. Gli esemplari di questa razza sono caratterizzati dal pelo semi-lungo e da dimensioni massicce, ma compatte.

Le condizioni climatiche molto rigide hanno reso questo magnifico gatto un forte, resistente e scaltro cacciatore, con un pelo idrorepellente, lucido, con la cute particolarmente spessa che gli permette una migliore termoregolazione corporea.

Nonostante sia considerato la razza nazionale della Russia, studi approfonditi riguardo alle sue origini non sono stati eseguiti, soprattutto a causa delle difficoltà dovute alla notevole diffusione che questo gatto ha sul territorio russo.

Notizie dell'esistenza del gatto siberiano risalgono al 1700 ad una prima mostra felina, e ancora nel 1871 in Inghilterra.

Alcuni ricercatori russi e tedeschi pensano che il gatto siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia il progenitore di razze oggi selezionate tra le quali l'Angora, il Maine Coon, il Turco Van e il Norvegese.

Da una testimonianza scritta nel 1925, si legge di un “gatto rosso grande robusto e dal pelo lungo proveniente dal Caucaso”.

Le prime notizie dell'esistenza del gatto siberiano risalgono al diciannovesimo secolo, quando Harrison Weird, nel suo libro "Our Cats and All About Them", descrive il Siberiano come una delle tre razze a pelo lungo rappresentate alla prima mostra felina che si tenne in Inghilterra nel 1700.

Il siberiano è il gatto originario della Russia. Nel folklore russo si dice che gli immigranti avessero portato con se dei gatti viaggiando nel clima freddo e inospitale del Nord. Si dice che i gatti di casa si incrociarono col gatto selvatico siberiano e svilupparono una pelliccia folta e idrorepellente capace di proteggerli dal clima rigido dell'inverno siberiano. I gatti Siberiani vivevano nelle fattorie russe e si dice facessero la guardia contro gli intrusi. Questi gatti si dimostrarono, per i contadini, compagni fedeli e amorevoli come fossero dei cani. In questo periodo nessuno si preoccupò di selezionare i Siberiani come razza o di fornire questi gatti di pedigree. I gatti Siberiani erano comuni nei mercati russi così come nelle campagne. Durante le due guerre mondiali e la guerra fredda, la Russia non permise ai suoi cittadini di possedere alcun genere di animale domestico, con o senza pedigree, a causa della scarsità di cibo.

Il primo gatto Siberiano fu riconosciuto in Russia nel 1987. Bisogna aspettare fino al 1989 per vedere i gatti di Siberiani in Europa occidentale. In quell'anno, infatti, Hans e Betty Schultz, portarono in Germania alcuni esemplari provenienti da SanPietroburgo. Il primo gatto Siberiano in Italia è arrivato nei primi anni novanta.

Uscito dalla nativa Siberia solo nel 1990, il siberiano è stato riconosciuto, oltre che dai Club e dalle Federazioni dell'Unione Sovietica, anche dall'Acfa, dal WCF, dalla F.I.F.e. nel 1997, dalla T.I.C.A. nel 1998 ed ancora da molte associazioni indipendenti che accettano la sua partecipazione alle esposizioni. Per la classe multicolor fu accettato dal Cat Fanciers' Association (CFA) il 6 febbraio 2000.